Lettere Al Futuro

23 aprile 2008

Relazione annuale sulla 194. Alcune considerazioni sul perchè questa legge va tutelata e difesa

Filed under: PuntoD'Incontro — Audrey @ 09:32
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E’ stata pubblicata ieri la “Relazione annuale sull’applicazione della Legge 194” riguardo gli anni 2006 2007.

http://www.borsaitaliana.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2008-04-22T103114Z_01_POL237680_RTRIDST_0_OITTP-SALUTE-ABORTO-RELAZIONE.XML

Livia Turco ha messo in evidenza 3 fatti fondamentali che emergono dall’analisi dei dati rilevati:

1)     nel 2007 il ricorso all’IDG è ulteriormente diminuito di un 3% rispetto all’anno precedente. Ricordiamo che dal 1982, anno in cui è entrata in vigore la 194,  il calo è stato del 61,4%.

2)     Il calo è più forte tra le italiane (- 3,7% rispetto al 2005 e -61,4% rispetto al 1982). Mentre nelle cittadine straniere si conferma l’incremento del ricorso all’IVG (+ 4,5% rispetto al 2005)

3)     Aumenta l’obiezione di coscienza tra i ginecologi, in particolare al Sud.

 

A mio parere il dato più rilevante tra i 3 è il trend contrastante tra italiani e cittadine straniere: nel 2006 il numero di aborti tra le donne italiane è stato pari a 90.587 (il 3,7% in meno del 2005), mentre tra le donne straniere sono state pari a 40.431 nel 2006 (+4,5% rispetto al 2005), pari al 31,6% del totale (nel 2005 erano il 29,6%).

 

Vorrei sottolineare la percentuale del 31, 6 % di donne straniere sul numero totale di IDG operate, quando la percentuale di donne straniere sul totale della popolazione femminile presente in Italia, oscilla tra un 5% (ufficiale) ed un più probabile 10 % (effettivo)  considerando le clandestine.

Questo sta ancora una volta a dimostraci:

a)     la 194 ha operato in maniera buona ed efficace verso le donne del nostre paese, riuscendo a diffondere una cultura della prevenzione e della consapevolezza della procreazione, e dimostrandosi una legge non semplicemente e ciecamente abortista come qualcuno (un nome a caso..Ferrara) vuol far passare;

b)     la 194 è a tutela soprattutto di soggetti culturalmente, economicamente e socialmente deboli, che vanno a loro volta aiutate e supportate così come è stato fatto dal 1982 per le donne italiane, nel rispetto di quei cambiamenti a cui il nostro paese sta andando inevitabilmente ncontro, da un punto di vista etnico, sociologico ed antropologico. Lega volente o nolente J

Ricordiamoci o (per chi è troppo giovane per farlo) facciamoci raccontare dalle ns mamme, zie, amiche insegnanti, cosa era l’Italia prima del 1982, cosa erano le donne italiane allora, quando in questo paese venivano praticati 1 milione di aborti clandestini, e ricorrere all’IDG era considerata comune prassi anticoncezionale, con gravi danni alla salute femminile.

Ricordiamocelo e difendiamo la 194 proprio per quelle donne cittadine straniere che ricordano tanto le italiane prima del 1982.

 

 

 

10 commenti »

  1. Giusto parlarne, e sopratutto giusto fare chiarezza. Dopo la bagarre elettorale e il successivo insediamento del nuovo governo è probabile che la legge verrà toccata se non addirittura cancellata.
    Averne le idee chiare mi sembra il minimo, sapere che la legge fondamentalmente ha raggiunto alcuni precisi obiettivi, ridurre la percentuale degli aborti, educare le donne ad una procreazione libera e cosciente, consentire un’assistenza medica sicura ed adeguata.
    Chiariti questi punti, ancor di più si dovrebbe rafforzare la presenza dei consultori a fini informativi sul territorio italiano, atti ad aiutare le donne extracomunitarie che si trovano ad affrontare i problemi creati dalla mancanza di cultura anticoncezionale e preventiva.
    Altro grave problema è il rapporto medici disponibili ed obiettori. Il dato che viene diffuso indica l’83% dei medici quali obiettori il che vuol dire che solo il 17% assiste le donne nei casi di IVG.
    Nel globale sembra che sia il 70% dei medici gli obiettori ma l’83% al sud questro dato è preoccupante, perchè conduce a due devastanti condizioni. La prima è che il medico non obiettore divente il paria della carriera ginecologica, e che le donne non trovando disponibilità negli ospedali, cerchino di provvedere con l’antico sistema degli aborti clandestini.
    Si nota anche che dopo alcune inchieste medici obiettori procurano aborti clandestini a pagamento.
    Mi chiedo se una società civile deve sottostare a questa gogna vergognosa.

    Bel post di rientro
    Ross

    Commento di rossaura — 23 aprile 2008 @ 11:47 | Rispondi

  2. Prima della legge 194 mi ricordo bene il dramma infinito di quelle donne che abortivano clandestinamente qui in Italia, e pagavano purtroppo con la vita, questa difficile scelta,
    e mi ricordo anche chi questa scelta la faceva in qualche bella clinica privata in Inghilterra o Svizzera, proprio per non finire
    macellata in qualche lugubre ambulatorio abusivo italiano.
    Si spera che domani qualcuno altro non si svegli toccato o unto dal Signore, per toglierci ancora questa legge e per riportarci
    ancora una volta nell’oscurita’, e che soprattutto negli ospedali non ci sia solo una cerchia ristretta di medici dell’Opus dei e di Comunione e liberazione ( che con la liberazione ha ben poco a vedere, ma che ha molti agganci con il Vaticano)

    Commento di annuska62 — 23 aprile 2008 @ 11:51 | Rispondi

  3. ciao Audrey!

    Commento di Maria Teresa — 23 aprile 2008 @ 19:08 | Rispondi

  4. Carissima Audrey, ben ritrovata!
    Solo poche osservazioni sull’argomento, che mi crea sempre grande disagio. Per me l’aborto è l’eliminazione di un essere umano, quindi…
    Certamente si deve prendere atto di una maggiore responsabilità da parte delle donne italiane nei confronti dell’aborto, se è calato in modo vistoso (ma oltre al problema delle straniere, c’è il problema delle minori, che non viene ricordato).
    L’obiezione di coscienza da parte della stragrande maggioranza dei medici, e ora anche di una metà circa del personale paramedico, ci fa capire che cosa sia l’IVG, per chi la vede dal vero.
    Detto questo, non mi permetto di esprimere giudizi sommari sulla persona che ha deciso di abortire. Ci sono situazioni drammatiche che non possono essere ignorate. Ognuno risponderà alla sua coscienza.
    Ciao! A presto.

    Commento di Amicusplato — 23 aprile 2008 @ 23:33 | Rispondi

  5. Buongiorno a tutti! 🙂
    Che l’argomento dell’IVG sia spinoso è indubbio, e questa è un concetto che vorrei fosse chiaro anche a tanti antiabortisti che vogliono, sempre, presentare tutto il processo decisionale inerente come una “faccenduola”.
    Solo una donna (inteso proprio come genere) può sapere quanto l’IVG sia cmq un dramma, proprio perchè sa cmq cosa significa essere madre, è nel suo essere genetico.
    Ma tutte queste considerazioni non modificano che:
    a) L’IVG debba essere sempre e cmq una scelta consapevole della donna
    b) Poichè cmq l’IVG è una realtà…cosa vogliamo fare? Rimandarlo nei meandri oscuri e pericolosi della clandestinità?
    La 194 è una buona legge, emanata quando in Italia si riusciva ancora a legiferare in maniera consapevole, attenti alle necessità collettive del paese.
    Anche io vorrei arrivare ad una situazione in cui NESSUNA DONNA si trovi davanti ad una gravidanza che non è in grado di portare avanti.
    Ma so già che non sarà mai possibile (per 1000 ragioni che non sto qua ad elencare ma che TUTTI NOI conosciamo).
    Dobbiamo essere realisti, cercare le soluzioni migliori ai problemi reali non alle utopie.
    E la 194 è una buona soluzione ad un problema reale.
    Grazie a tutti coloro che hanno avuto la cortesia di leggere e commentare il post ed un augurio di buona giornata a tutti gli amici di “Lettere”. Vado a fatica’…. 🙂
    Audrey

    Commento di Audrey — 24 aprile 2008 @ 07:52 | Rispondi

  6. Hai ragione, dobbiamo cercare le soluzioni migliori ai problemi reali. Se proprio non si può far altro è meglio scegliere il male minore…

    Ciao!

    Commento di abdita — 24 aprile 2008 @ 14:10 | Rispondi

  7. Ma no, meglio buttarli vivi nei cassonetti o giù per lo sciacquone, così gli obiettori sono più contenti. Oppure crescerli senza amore, abusati, sopraffatti, venduti al mercato nero delle adozioni illegali, dei pedofili o degli organi.
    Oppure crescerli e mandarli a combattere in Iraq o ovunque sia necessario portare la democrazia…
    Quando le suore bosniache furono violentate ottennero la dispensa papale per abortire oppure no?
    Quando i soldati partono per il fronte vengono benedetti oppure no?
    Nello stesso momento in cui l’America ribadiva il proprio SI’ alla pena di morte il papa festeggiava con Bush il suo compleanno oppure no?
    Con lo stesso Bush, quello stesso che autorizza torture, oppure no?

    Ciao, Audrey.

    Commento di marisauno — 24 aprile 2008 @ 21:28 | Rispondi

  8. Caro amico, non ho capito quello che vuoi dire. L’obiezione di coscienza è prevista dalla legge 194, e in ogni caso non vorrai obbligare qualcuno a fare un aborto se non lo vuol fare, spero.
    Non vorrai inoltre obbligare me, o chiunque altro la pensi come me, a ritenere che l’aborto non sia l’eliminazione di un essere umano, piccolo quanto ti pare, ma umano.
    Io democraticamente accetto che in Italia sia praticato l’aborto con la legge 194 che è stata voluta dalla maggioranza del popolo italiano; tu impara a rispettare le opinioni di chi non la pensa come te.
    Ciao.

    Commento di amicusplato — 25 aprile 2008 @ 00:03 | Rispondi

  9. @amicusplato
    mi dispiace che ti sia offeso e rispetto il tuo punto di vista, comunque non mi riferivo a quello che hai scritto tu.

    Mi riferivo a tutti quelli (a partire dal papa e da molti cattolici) che difendono a spada tratta un embrione ma sono poi silenti e indifferenti nell’eliminazione di altri esseri umani già nati (pena di morte, guerre preventive e via dicendo).

    L’aborto è un dramma sulla pelle delle donne ed è giusto che solo le donne decidano in proposito.

    Commento di marisauno — 25 aprile 2008 @ 09:04 | Rispondi

  10. carissima Marisa (non avevo capito chi eri, dal nome per disteso mi sembravi un uomo), la chiesa non è stata mai silente sull’uccisione degli innocenti. Ci sono ospedali che portano ancora questo nome (quello di Firenze è stupenda opera del Brunelleschi!), e sono sorti dalla carità cristiana con lo scopo di salvare gli ‘esposti’, i ‘proietti’, i ‘buttarelli’, gli ‘angeli’, etc.; sono cognomi ancora esistenti e si riferivano a neonati salvati nelle ‘ruote’ dei vecchi ospedali); senza parlare degli infiniti istituti di una volta, che con tutti limiti, hanno tuttavia permesso di dare una educazione e una istruzione a migliaia e migliaia di persone.
    Quella che il papa attuale pensa sulla guerra e sulla pace l’ha detto chiaramente alle Nazioni Unite, dove è stato applaudito per un quarto d’ora in una standing ovation da tutta l’assemblea. Un motivo ci sarà…
    Un caro saluto, e scusa anche tu per le mie risentite parole della risposta precedente.
    Ciao.

    Commento di amicusplato — 25 aprile 2008 @ 12:02 | Rispondi


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