Lettere Al Futuro

29 marzo 2009

Forse, forse mi ricorda qualcuno…….

Filed under: DemocraziaAlFuturo — annuska62 @ 16:08

Le promesse mantenute….

Il duce operaio ………

Qualcuno (e per primi non siamo stati noi ) ha definito Berlusconi il nuovo…..

e ora con la nuova acclamazione e con la richiesta di nuovi poteri per il Presidente del Consiglio , il gioco è fatto ( col trucco e con l’inganno)

                                                                                                 FORZA ITALIA… SVEGLIATI !!!!!!!!

26 marzo 2009

Di chi è la mia vita? (Testamento biologico di chi???????)

Filed under: DemocraziaAlFuturo — annuska62 @ 23:48

“Per i medici il parere del paziente non sara’ vincolante…..”

Ma se il nostro parere non e’ vincolante, ditemi perche’ mai dovremmo accettare questa legge.

Se loro  potranno decidere della nostra vita e della nostra morte, forse anche noi potremmo decidere della loro?

Questo sara’ il nostro testamento biologico o…….. il loro?

?

22 marzo 2009

Com’è che non riesci più a volare…….

Filed under: Canzoni — annuska62 @ 13:34

Una mattina ti svegli e ti accorgi con dolore che non sai più ……….volare.

Com’e’ che non riesci più a volare????????????

9 marzo 2009

Poesia dedicata ai papà – ” Le man de me pare ” ( Le mani di mio padre ) di Lucia Dionisio

Filed under: Poesie — adriano49 @ 19:26

                                                  

” Le man de me pare ” – ( ” Le mani di mio padre ” ) di Lucia Dionisio

Tuti ossi e pele rugà                                                   

xe ‘ste poare man de me pare              

cò cali fundi e stagionà.                          

Man ancora forti che le gà sempre laorà

par guadagnare el pan.

Man che s’avaria lassà tajare

piutosto de robare.

Man nete,onorà,che strenzendose

a quele d’on compare

le tegneva fede a la parola dà

che la cuntava pì de ‘na firma

su ‘na carta bolà.

Che bei tempi ca gera quei!

Le man del pare se congiunzea

a quele de la mare

e strucà insieme le gh’insegnava

ai fioi a pregare.

Man che gà portà sachi d’amore

par taconare muci de disperassion

e magun sempre grandi

ca no vedea nissun.

Dure,vece man

che gà impugnà el sciopo

in tempo de guera

ma co’i so tiri no le gà mai copà.

Man grandi,generose

che se slargava par far carità:

man che me gà cunà,me gà fato zogare;

man che le savèa parlare.

Man sante,man de me pare.

Man che anca prima de morire

se ga alsà solo par benedire!

 

di Lucia Dionisio –   ( Poetessa e scrittrice Polesana,vincitrice di numerosi concorsi letterari di prestigio,e autrice di numerosi racconti in vernacolo polesano.La poesia è tratta dal libro ” Al tòcco della parola ” – A.Masiero   ( Panda Edizioni )

6 marzo 2009

dedicato alle DONNE la poesia ” In quanto donna ” di Gabriella Segato Pighin

Filed under: Poesie — adriano49 @ 18:40

                                             

 poesia ” In quanto donna ” di G.Segato Pighin

 

Ero nuvola leggera

 ingenuamente vitale,

respingevo tentacoli   

 di polvere secca.

Vagavo per cancelli

arruginiti d’ipocresia

 in spazi mai trovati,

cadevo su muri

invisibili di ostilità.

Volevo zolle fertili

su aride pietraie,

seminavo nettare

come ape operaia.

Oggi,seppur macilenta

mieto grano antico

su steli di femminea

libertà.

Non mi piegheranno,

 le violenze dei branchi

la corrosiva misogina

i soprusi verbali

le aberrazioni mentali

il fanatismo d’ogni risma

i molossi del terrore

i profeti di morte.

Non mi piegheranno

 in quanto donna. 

 

Gabriella Segato Pighin autrice  Polesana di poesie e racconti .

Poesia tratta dal libro ” Al tòcco della parola ” di A. Masiero – Panda Edizioni

5 marzo 2009

ECCO CI MANCAVANO SOLO…….

Filed under: Comunicazioni di Servizio — annuska62 @ 00:07

avvoltoio-111 

La giornata era iniziata da schifo. Alzataccia all’alba, organizzazione sbrigativa della  giornata e di quella di mia figlia, riordino frettoloso della casa con veloce “pensiero” alla cena, e poi via al lavoro attraverso una lugubre giornata invernale. All’arrivo in ufficio, sembrava un giorno come un altro, ma no ,ecco apparirmi fresco,fresco appena sfornato un meraviglioso fax che mi ha letteralmente triturata.

 Ecco il testo..

“Sono un Cacciatore di Teste e offro qualcosa di molto particolare che sono sicuro potrà interessarLa:

l’ “OUT HEAD HUNTING” una nuova invenzione per aiutarla nella riorganizzazione della sua azienda in maniera più efficace e la ricollocazione altrove delle persone che non ritiene più utili ai fini aziendali”.

Vorrei parlarLe  personalmente, mi chiami al n……..

Oh, meraviglia delle meraviglie, basta tagliare costi inutili, sprechi e privilegi, qualcuno finalmente propone un nuovo mezzo per liberarsi dalla zavorra.

 Questo e’ il momento migliore, le aziende sono colpite da una crisi spaventosa, tagliare il costo del personale e riorganizzare   la società e’ il sogno di ogni imprenditore. Ecco l’idea geniale utilizzare i cacciatori di teste, non per trovare elementi validi, ma per eliminare gli individui che non sono più utili.

Praticamente pagare lautamente una società  di avvoltoi che ti liberi definitivamente delle carcasse.

Questa storia l’ho già vissuta. Anni fa lavoravo in una  grande società che  ha cercato la sua salvezza,eliminando gran parte della forza lavoro, senza evitare sprechi inutili , pagando centinaia di milioni di lire ad esperti consulenti per la qualità ISO, i quali hanno redatto una dettagliata lista di persone(molto diversa dalla Schinderlist),  che secondo  il loro modesto parere lavoravano contro i corsi qualità e contro il benessere dell’azienda .Poi assumendo un “tagliatore di teste”, un piccolo omino, spocchioso e ignorante (definito da me Nano Curie) che con freddo cinismo iniziò  l’epoca dell’epurazione. In breve tempo scatenò una guerra interna , le persone che prima si consideravano un’ unica famiglia si ritrovarono divisi e disposti a tutto, per mantenere il posto di lavoro.

Alla fine” divide et impera”  consentì al tagliatore l’ eliminazione di gran parte del personale  così finalmente la società divenne ……..l’ombra di se stessa.

Per questo mi scuserete se  per riprendermi , ho preso il telefono e con flemma britannica dopo essermi identificata, sono esplosa in un sano e liberatorio “Ma vaffanc….. a nome mio e della società intera.”

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